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2 ottobre 2010

I CLISTERI PUNITIVI

IL CLISTERE PUNITIVO
di Lucia Marchi, coadiuvata dalla sua amica infermiera

La pratica del clistere, detto anche enema, è di solito considerata una cosa più o meno fastidiosa, da alcuni è considerata fonte di eccitazione sessuale. Ne esiste però una variante detta clistere punitivo (da adesso in poi CP) abbastanza temuta poichè può essere più o meno prolungato e che può comportare, per colui o colei che vi è sottoposta, la necessità di evacuare pubblicamente o in situazioni particolarmente umilianti (pannolone), spesso dopo aver sopportato a lungo, nell'impossibilità di liberarsi, i forti crampi conseguenti al clistere stesso.
Alla punita sarà permesso lamentarsi, questo è un buon feedback che permette di capire se la punizione funziona: i soliti lamenti "basta non ce la faccio più", "mi fa male", "scoppio", "mi sento l'acqua in gola" ci indicano che stiamo opearando bene, grida scomposte ed esagerate ci indicano di interrompere.
Alla punita verrà impedito di vedere il livello dell'acqua, anzi, meglio, le verranno bendati gli occhi, in modo da focalizzarla sulle sensazioni interne.


Esistono molte variabili coinvolte nella somministrazione di un clistere punitivo e nelgli effetti che questo provocherà:

1) strumento utilizzato
2) tipo di cannula
3) tipo di liquido
4) volume somministrato
5) temperatura
6) pressione
7) velocità di riempimento
8) aria nell'intestino o tubi
9) posizione da assumere durante la somministrazione
10) tempo e modalità di ritenzione
11) modalità di evacuazione
12) ripetizioni eventuali del tutto


1) l'attrezzo di più facile reperibilità per la somministrazione è l'enteroclisma da viaggio, si trova in ogni farmacia, ha una capacità di 2 litri. Per volumi superiori prepareremo l'ulteriore liquido in bottiglie di plastica, in modo da non concedere alla punita "pause" in attesa che l'acqua sia pronta, alla temperatura giusta.

2) Utilizzeremo come minimo la cannula vaginale (la più lunga). Su internet è possibile ordinare vari accessori per il clistere, si possono trovare cannule enormi, in modo da associare al CP la sodomizzazione, ed anche cannule gonfiabili che renderanno impossibile qualsiasi involontaria perdita perdita di liquido alla punita.

3) Tipo di liquido:
se si desidera unicamente umiliare la punita vanno benissimo i microclismi alla glicerina, nonostante la piccola quantità (pochi cc) sono molto efficaci, in particolare se se ne somministrano 2 - 3 e si impone un tempo di ritenzione di 30 minuti dopo aver fatto indossare le mutande impermeabili ed il pannolone. La punita dovrà scegliere se umiliarsi subito sporcandosi o cercare invano di resistere soffrendo.
Per un'indimenticabile punizione praticheremo un CP di grosso volume, dunque utilizzeremo acqua che è il liquido più sicuro, eventualmente aggiungendo un cucchiaino colmo di sale ogni litro d'acqua, per impedire che l'intestino assorba troppa acqua (nel caso di una serie di clisteri).

4) volume somministrato: partiamo da un minimo di 2 litri a 3 - 4 litri, a seconda del grado di pulizia dell'intestino (il primo clistere di una serie è bene sia di volume inferiore) e a seconda della corporatura e della resistenza della punita.

5) Temperatura: la temperatura di base Ë quella del corpo 37∞, possiamo avere clisteri pi˘ caldi da 38 a 42 gradi ma attenzione a non superarli, per il pericolo di ustioni al colon (testare sempre la temperatura con una guancia o la parte interna dell'avambraccio appoggiati alla sacca o al contenitore.
Solitamente i clisteri caldi sono sopportati meglio poichè generano crampi meno intensi, ottimi per una pulizia a fondo dell'intestino e per poter vedere la punita col pancione gonfio.
Clisteri freddi da 35 ai 20 - 25 gradi: qui siamo nel vero CP. A volte i crampi sono così forti che per la punita è impossibile resistere, se non si utilizzano cannule di ritenzione possiamo aspettarci addirittura espulsioni impreviste di liquido. Preferibilmente il clistere freddo può essere l'ultimo di una serie, in modo che la punita, gi‡ spinta ai limiti della sua resistenza dai clisteroni precedenti sopporti dei crampi ancora più forti ed eventualmente subisca l'onta della sconfitta.

6) pressione del liquido: conviene posizionare il contenitore da un minimo di 30 cm fino a un max di 1 metro d'altezza. Vedi anche velocità di riempimento.

7) velocità di riempimento: possiamo andare dal clistere somministrato molto lentamente a quello somministrato in 2 - 3 minuti. La velocità di riempimento può essere regolata con l'apertura dell'eventuale rubinetto o con l'altezza del contenitore. Solitamente più è veloce la somministrazione più è efficace, però alcune infermiere preferiscono somministrare il liquido in lunghi getti. Consideriamo anche le pause eventualmente concesse alla punita per riuscire a superare crisi dolorose momentanee: si ferma momentaneamente il liquido e le si massaggia il ventre. Si riuscirà ad apprezzare il gonfiore causato dal contrasto tra il crampo e il liquido in ingresso. Non esageriamo, però: 3 - 4 pause di un paio di minuti l'una sono il massimo che concedo, e solo in caso di volumi importanti e/o clisteri freddi.

8) la presenza di aria nel tubo: è sempre controproducente, l'aria disturba il libero flusso del liquido nei tubi e se finisce nell' intestino e crea dei crampi incontrollati e rende impossibile somministrare grossse quantità. È preferibile eliminare bene l'aria dal tubo prima di iniziare il clistere. A meno che si voglia sfruttare la cosa per avere evacuazioni pi˘ rumorose ed umilianti.

9) posizione: qui possiamo sbizzarrirci. La preferita potrebbe essere quella definita dalle infermiere genu-pettorale: in ginocchio, però con il busto abbassato fino ad appoggiare testa e petto sul materasso: è una posizione imbarazzante poichè espone perfettamente le parti intime della punita e non preme sull'intestino. Va bene anche la posizione supina, soprattutto se si vuole effettuare un massaggio durante l'introduzione del liquido. Una posizione che rende ancora più impegnativo il CP per la punita è il clistere all'impiedi, poichè il movimento ascendente dell'acqua viene contrastato dalla forza di gravità.

10) tempo e modalità di ritenzione: i tempi di ritenzione che impongo vanno dai 5 minuti alla mezz'ora. Vanno modulati in modo da spingere la punita ogni volta oltre i propri limiti. Modalità di ritenzione: bello tenere la punita all'impiedi, in modo da apprezzarne la pancia gonfia e apprezzare le controsioni imposte dai crampi che la attanagliano. Si potrebbe farla camminare in corridoio, magari con i tacchi alti, in modo da aumentare gli stimoli, ma è più sicuro posizionare la punita nella vasca da bagno o nel box doccia, a scanso di "incidenti".
In caso di clisteri di grosso volume non impongo il pannolone: serve a poco, ma sporattutto offre alla punita la possibilità di sfuggire ai crampi scaricandosi anzitempo. Molto meglio tappare la punita con un butt-plug o una sonda gonfiabilie.

11) modalità di evacuazione: qui sta a noi decidere, anche in base a quale livello di umiliazione vogliamo giungere. Se la punita si è comportata accettabilmente, non infierisco, le permetto di utilizzare privatamente il bagno, altrimenti dovrà usare l'immancabile secchio oppure farsela addosso, magari messa nella vasca da bagno in una posizione in cui l'acqua evacuata le ricada addosso.

12) ripetizioni: preferisco somministrare sempre una serie di clisteri. Il primo, caldo o molto caldo, di volume ridotto, 1- 2 litri inizia a ripulire grossolanamente ed elimina l'aria dall'intestino. Poi seguito da 1 - 2 clisteri molto caldi di alto volume. Se la punizione deve essere particolarmente dura, gli ultimi due Clisteri sarnno di acqua fredda a 20 gradi. Solitamente le punite vengono avvertite che, se non sopportano fino alla fine e per tutto il tempo di ritenzione imposto un clistere, questo verrà ripetuto subito dopo l'evacuazione.

Dopo una buona seduta di clisteri punitivi avremo una serva umiliata e prostrata dai crampi e dalle evacuazioni, che di certo si guarderà bene dal commettere altre mancanze.

35 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Sig.ra Lucia,
complimenti a lei e all'infermiera per la bellissima trattazione. Vorrei aggiungere, per completezza, il clistere di medio volume, un pò più "soft". Da mettere quindi tra il microclisma di glicerina ed il clisterone. Pera di gomma da 300 cc, punita posizionata a pancia sotto sulle ginocchia , si può graduare l'effetto della punizione premendo più o meno forte la peretta. Di solito ne somministro da 1 a 3. Come liquido acqua saponata. Poi il tempo di attesa con i gorgoglii di pancia, i sudorini, le smorfie e le contrazioni della punita. E dopo 10 minuti la corsa verso il bagno ....
Oliva

Anonimo ha detto...

Magnifica trattazione, aspettavo proporio un approfondimento sul clistere punitivo. Estremamente interessante la descrizione di tutte le possibili varianti, penso che presto la mia serva avrà modo di sperimentarne alcune. Mi piace molto l'idea di costringerla a passeggiare per il corridoio in tacchi alti, mentre trattiene a fatica una quantità di acqua.
Julia

Anonimo ha detto...

Che dolori, quando la Signora mi costringe a farlo! Però non riesco a prendere neanche un litro e debbo correre in bagno. La Signora mi ha detto che devo assolutamente imparare a prenderne di più. Potreste darmi qualche suggerimento?
la serva Licia

Anonimo ha detto...

Mia cara, forse manchi di allenamento. Penso tu debba chiedere alla tua signora il permesso e poi, magari una volta a settimana somministrati un clistere di cui aumenterai via via la quantità ed il tempo di ritenzione. Il tempo di ritenzione lo fisserai su di un timer, di quelli da cucina, e cercherai di resistere ad ogni costo fino allo scadere del tempo. Per evitare "incidenti" praticatelo nella doccia, almeno finchè avrai acquisito il necessario autocontrollo. Tieni conto che, essendo questa una pratica igienica ti viene imposta anche per la tua salute.
Lucia

Anonimo ha detto...

Gentile Signora Lucia, grazie infinite per i Suoi consigli. Provando da sola, ho imparato a rilassarmi, ieri sera sono finalmente riuscita a "tenere" ben due litri. Non sono riuscita a resistere a lungo, solo 2 minuti, ma la mia Signora si è complimentata per il risultato e l'assenza di lamenti.
serva Licia

Anonimo ha detto...

Grazie dei preziosi consigli,
finalmente riesco a contenere diversi litri per lungo tempo ed arrivare a dilatazioni anali esagerate indotte dalla mia padrona: riesco a ricevere intere bottiglie di vino da 2 litri nell'ano. Vi ringrazio di cuore,
Serva Cluadia

klistier-jungen ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
servo_umile ha detto...

Salve
sono uno schiavetto di 45 anni
la Mia Padrona, mi chiede di farmi una-due perette la sera, e di infilarmi due, tre o 4 supposte di glicerina (le supposte però me le fà infilare anche nel corso della giornata, oltre a quelle serali insieme alle perette.)
poi mi chiede di resistere delle ore.. e come tappo, un dildo o un Butt Plug
ma io non riesco a resistere più di mezz'ora.. e dopo dolori incredibili, devo correre in bagno..
come devo fare? che tipo di allenamento devo sottopormi?

Anonimo ha detto...

Caro servo_umile, lungi da me criticare gli ordini della tua Padrona, però temo che l'utilizzo delle supposte di glicerina, associato alle perette (magari anche loro di glicerina) limiti grandemente le possibilità di ritenzione di chiunque. Infatti la glicerina è molto usata in supposte e perette proprio per la sua azione veloce e inesorabile. Insomma, non c'è tappo che tenga. Inoltre non bisogna abusare di questo tipo di medicinali.
Personalmente, se voglio costringere a tempi di ritenzione ... biblici, pratico un normalissimo clistere da mezzo litro di acqua pura, appena tiepida o addirittura freddina. Col tempo e la pratica la quantità potrà essere aumentata. Non essendoci irritazione chimica può essere trattenuto molto a lungo. Non credere che in questo modo sia indolore, ne fanno fede i sudorini e le smorfie delle pazienti, ma penso che tu possa incrementare di molto le tue capacità di resistenza. I tempi di ritenzione sono abbastanza individuali, ti posso dire che persone ben allenate riescono a trattenere anche un ora o più, anche senza aiuti meccanici. a questo proposito, non lubrificare troppo il tappo, altrimenti addio alle capacità di tenuta!
Inoltre bisogna considerare anche la motivazione del .. recipiente, se uno ... tsunami prematuro viene duramente punito, oppure se vengono fatte indossare delle mutandone di plastica da togliere solo quando suonerà un timer da cucina, precedentemente avviato col tempo stabilito, sicuramente i tempi di ritenzione raggiunti saranno molto maggiori.
Un caro saluto. Tienici aggiornate.
Nurse Emma

servo_umile ha detto...

gentilissima Nurse Emma
la ringrazio per la risposta e per i consigli.. purtroppo non ho voce in capitolo per obbiettare agli ordini della Padrona.. le perette che mi fà fare sono con acqua tiepida.. ma vuole che le faccia insieme alle supposte di glicerina.. speravo che con il tempo riuscissi ad "allenarmi" e a poter resistere di più..
oggi per fortuna, non ho avuto ordine di usare le supposte, almeno fino ad ora.. certo.. ho avuto l'ordine di comprare ed usare un dildo più grosso..
come ho già detto, ella adora farmi tenere sempre un dildo o un butt plug dentro.. ora.. devo infilarne uno più grosso.. spero di riuscire.. e spero che almeno per i primi giorni non mi faccia fare perette o usare supposte.. sarà già difficile per me abituarmi al dildo..
comunque vi terrò aggiornate.. grazie ancora per la disponibilità
servo umile

Anonimo ha detto...

Il tempo di rilascio del liquido è però legato alla "stato" dello sfintere. Nel caso di persona assidua al rapporto anale, in particolare con grossi membri, risulta veramente difficile contenere l'evacuazione senza artifizi esterni (tipo Dong gonfiabile). Resta inteso che la persona in tali condizioni sia posta il più vicino possibile ad un WC.

Anonimo ha detto...

Si, effettivamente se gli sfinteri vengono tenuti notevolmente dilatati troppo a lungo, diminuisce la capacità di tenuta. Può aiutare un pò di ginnastica, magari, appunto mettendo una suppostina e cercando di "stringere" e trattenere il più a lungo possibile. In questo modo dovrebbe esserci un certo recupero. Altrimenti si può ricorrere, appunto, alle sonde a palloncino. Se ne trovano a due palloncini, in cui uno viene gonfiato all'interno e l'altro all'esterno. Sono in vendita anche sulla ebay tedesca, ma abbastanza costose. Queste dovrebbero aiutare, visto che le utilizzano appunto per fare radiografie all'intestino a persone poco "collaboranti".
Nurse Emma

servo_umile ha detto...

Buongiorno
questo quindi significa che, dato l'obbligo che ho di usare quotidianamente butt plug e/o dildi, la mia resistenza di "tenuta" diminuisce? io non posso usare palloncini o simili per aiutarmi, se non dietro ordine della mia Padrona, e certo non posso dirLe che mi sto.. confidando.. farà parte della tortura??
cordialmente
servo umile

Anonimo ha detto...

Caro servo_umile, se devi fare un uso quotidiano senz'altro vi saranno conseguenze. Pensa che vengono prescritte dilatazioni per le ragadi ed altri problemi. Di solito prescrivono dai 5 ai 20 - 30 minuti al giorno per un periodo di un mese o più. Non vengono usati dilatatori troppo grossi, eppure ottengono un effetto. Quindi nei tuoi panni parlerei con la Padrona, magari inventando un sopravvenuto dolore o problema. In alternativa puoi, una volta a settimana cercare di trattenere un robusto clistere per tempi lunghissimi,fisssati da un timer direi per un clistere di 1.5 - 2 litri il tempo dovrebbe andare dai 5 minuti per la prima volta, fino ai 20 ed oltre. Mettiti in doccia o nella vasca, per evitare allagamenti prematuri. Anche quando finalmente ti libererai dovrai crcare di interrompere a tratti il flusso, in modo da esercitare i muscoli.
Un augurio.
Nurse Emma

servo_umile ha detto...

Gentilissima Nurse Emma
innanzitutto La ringrazio per la risposta.
poi La ringrazio anche per i Suoi consigli..
devo confessare che ho dei timori a parlare con la Padrona, non sono abituato a lamentarmi se ciò che mi viene ordinato non và fuori dai limiti decisi..
però potrei provare, per ora, a seguire il secondo consiglio.. questo lo posso fare..
se vedo che anche così, la situazione non migliora, allora parlerò con la mia Padrona
La ringrazio ancora e penso che vi terrò aggiornate..
Vi auguro buon fine settimana
servo umile

Anonimo ha detto...

Alla punita aggiungerei nel 2\3 clistere di acqua calda anche un certo numero di palline colorate in plastica o in vetro, in modo da provocare il massimo della sensazione di pienezza, e anche io modo da pulire bene l'ampolla..... Naturalmente bisogna che cammini veloce o corra intorno al tavolo. L'ultimo riempimento sarà di ovetti di cioccolata... il resto lo immaginate......
Alex

Anonimo ha detto...

Si, l'introduzione di sferette prima o durante il clistere è intrigante, però l'idea mi intimorisce un pò. Magari potrebbero essere usati dei ceci, piu "biodegradabili" ? Se è per accrescere l'effetto ti assicuro che, senza bisogno di corpi estranei, un buon litro di acqua fredda, di seguito a un litro o più di acqua ben calda, provoca crampi atroci. Ottimo l'esercizio fisico, magari che coinvolga gli addominali, durante il tempo di ritenzione obbligatoria.
Nurse Emma

Anonimo ha detto...

Scusa ma non sono d'accordo, anzi non cose bio ma avrei come fermacarte una palla di cannone del '800 in ferro , ovalizzato perchè è stato sparato, molto pesante, quindi l'inserimento è doveroso e lo sforzo per non farlo cadere è enorme. Quindi non si tratterebbe di evacuazione, ma di ritenzione, potrei anche fasciare in bacino con bende in modo da tenere le natiche ben strette, per evitare che esca dalla sua sede..... Naturalmente ben lavato e sterilizzato, ma non troppo, una leggera irritazione è tollerabile. Quando è tutto a posto, correre al supermercato a far la spesa, e ritorno con sacchetti molto pesanti, con almeno due angurie, meglio se in estate con vestitini leggeri. Grazie saluti. A.

Anonimo ha detto...

Ah ah ah, complimenti per la trovata, veramente carina. E quando poi si "scodella" l'ovetto si potrà dire senza tema di smentite: ora mi sento più leggera.
Ciao, un salutone
Nurse Emma

servo_umile ha detto...

oh mamma mia.. spero che la mia Padrona non legga questo forum..

servo umile

Anonimo ha detto...

Bellissimo blog, peccato che quasi tutti quelli che lasciano commenti siano anonimi! Io sono un grande appassionato di clisteri e cerco qualcuno/a in Sardegna con cui discutere di questa bellissima e salutare pratica. clismino@msn.com

Anonimo ha detto...

Si potrebbe anche semplicemente farla sdraiare supina e, nel tempo di ritenzione, quando la pancia è piena di liquido, premergliela delicatamente ma in maniera molto profonda...

Anonimo ha detto...

La settimana scorsa ho di nuovo punito la serva, ma poi sono riuscito a far diventare la punizione per lei una cosa dolce per i miei preziosi invitati. Ecco cos'ho fatto. Alla serva dopo un periodo di nutrizione solo a bordini e frutta sciroppata e purghe per una settimana sono (spero) riuscito a pulirle tutto l'intestino, le ho "inserito" un paio d'etti di ovetti di cioccolata fondente e al latte, con l'aggiunta di una bomboletta di panna montata pronta. L'ho poi fatta correre su e giù per le scale cinque volte fino al quinto piano, naturalmente vestita con maglioni in lana grezza e mutandoni anch'essi in lana. Una volta accaldata e sudata l'ho fatta salire sul tavolo in cucina dove accovacciata ha evacuato tutto il suo contenuto (tipo estruso) di cui sopra. Sotto ho raccolto in coppe di cristallo il contenuto dividendolo equamente in sei coppe, tanti erano i miei invitati. Guarnite con amarena e altra panna fresca ho servito il "prodotto", che per mia fortuna è stato un successo. Mi hanno detto che una mousse così tiepida e dolce non l'avevano mai sentita. Ho ringraziato la serva e anche premiata, concedendole di raggiungere il fidanzato per un'intero week-end. Adesso i miei amici si sono autoinvitati per sabato prossimo,ecco….. Saluti Alex

Anonimo ha detto...

Gentile Alex,
de gustibus .....
diciamo che si, in effetti per la serva è una punizione, per gli invitati dipende, penitenza o premio a seconda, appunto dei gusti ..... non so se definirli plebei od estremamente raffinati e viziosi... sicuramente molto insoliti ed estranei al mio mondo.
FrauJulia

Anonimo ha detto...

essendo parekkio grossa vengo sottoposta a clisteri spesso ....riesco a contenere anke 4...5litri ma i crampi sono terribili...ho il permesso di evaquare circa dopo 3 quarti d ora e mentre aspetto rigorosamente nuda eseguo esercizi fisici come corsa salti in modo ke mi rendo conto della fatica ke si fa a essere grosse...

Anonimo ha detto...

moglie

è bello far dei clisteri di ritenzione al proprio marito, anche 2/3 perette da mezzo litro se fatte ben trattenere provocano dei gran bei crampi, ovvio se si scarica prima tassativamente ripeto il suppllizio.

Anonimo ha detto...

Va bene la corporatura, ma 5 litri mi sembrano moltissimo. Benissimo il cercare di trattenere mentre ci si muove, i movimenti del corpo eccitano i movimenti dell'intestino, in questo modo sciacqui ben bene l'intestino.
Spero proprio che queste punizioni ti convincano a dimagrire.
Nurse Emma

Anonimo ha detto...

Cara moglie, per le perette ti consiglierei vivamente di usare quelle con la cannulona vaginale, così sommi all'umiliazione del clistere quella delle ripetute introduzioni della cannula. Anzi, per aumentare l'umiliazione dovrà essere lui a lubrificare la cannula, a meno che per punizione il tutto venga infilato "al naturale".Poi si può divagare .... una buona dose di sapone neutro o, peggio ancora, di glicerina, possono far divenire un inferno il tempo di ritenzione. Mi raccomando fallo trattenere in piedi, lontano dal bagno .... è così benno vederli stringere le gambe , controcersi e massaggiarsi la pancia!
Facci sapere ....
nurse Emma

Anonimo ha detto...

Ciao a tutte/i io sono una ragazza di 20 anni della provincia di Brescia, sono sempre stata interessata a provare un clistere ma essendo molto timida non l'ho mai fatto, sto cercando qualcuna/o che vorrebbe farmelo provare, preferibilmente esperti. Vi lascio una e.mail per contattarmi in caso vogliate farmelo provare! scomeslave@alice.it aspetto le vostre e.mail! :D

monika ha detto...

Per correggere definitivamente le
tristi abitudini di questa sguattera sudiciona, la sguattera viene sottoposta quotidianamente a un clistere punitivo di circa tre litri di acqua fredda, somministrato in un'unica soluzione dall'infermiera di Madame Souillon, Rose, M. Per evitare che la miserabile sguattera sudiciona sia in qualche modo preparata alla punizione, non c'è un orario fisso, tutto è a discrezione della buona infermiera. La sguattera può essere sottoposta alla punizione di prima mattina, durante la consumazione del suo pasto, prima o durante lo svolgimento di uno dei suoi tanti lavori di fatica, o ancora nel cuore della notte. Tre litri provocano crampi, nausea, e una distensione del ventre visibile, che viene accentuata dal pesante grembiule contenitivo di gomma, ben allacciato sulla pancia. Subito dopo la somministrazione la sguattera sudiciona viene rimessa in piedi e posta subito al lavoro se la punizione avviene di giorno, oppure lasciata prona, nel lettino di contenzione, se la somministrazione avviene di notte. In ogni caso le viene rapidamente rimesso addosso il suo "apparato contenitivo" (pannolone, poi mutande di spesso caucciù e infine mutande di cuoio rinforzate con cerniera e lucchetto, di cui esistono due chiavi soltanto). Una volta rinchiusa nella sua doppia mutanda di sicurezza, la sguattera sudiciona soffre, si contorce per i crampi e suda nella divisa e nel grembiule fino all'inevitabile, forte espulsione. Sarà poi l'infermiera Rose M. a decidere quando aprire le mutande della punita ordinandole di procedere immediatamente alla rimozione e al lavaggio degli indecenti effetti prodotti dal suo altrettanto indecente pancione di sguattera. A queste necessarie e ignobili operazioni segue la sostituzione del secondo "apparato contenitivo", che nuovamente sigilla il basso ventre della sguattera, impedendole le luride manipolazioni che le sono valse il suo nome ed eventuali, ulteriori evacuazioni.

sguattera sudiciona

Anonimo ha detto...

Complimenti a Madame Janine. Sicuramente il regime punitivo giova alla sguattera sudiciona che mi pare tornata precisa nella tenuta del blog.
FrauJulia

Anonimo ha detto...

A corollario della ponderosa descrizione dei clisteri punitivi vorrei spezzare una lancia a favore delle Signore che disciplinano personalmente le proprie serve.
Continuiamo a leggere le lamentele e i piagnistei delle servette indisciplinate, MA..... vogliamo considerare il fastidio per la Signora di occuparsi di ignobili operazioni, di essere testimone di strazianti lamenti e piagnistei non sempre giustificati. Per non parlare poi dell'inevitabile fastidioso epilogo della punizione, epilogo a cui a volte la Signora è costretta ad assistere suo malgrado.
FrauJulia

Anonimo ha detto...


Sarei felice di poter assistere ad una seduta come spettatore ! Vi chiedo troppo ?

Anonimo ha detto...

stupendo !!

come tutto cio' che concerne il CLISTERE

vorrei condividere con una donna esperienze e sensazioni

ciao a tutti !!

Anonimo ha detto...

Un consiglio per tutte le Signore: purtroppo i tempi cambiano e non solo la capienza degli enteroclismi è calata a 2 miseri litri, ma tali apparecchi vengono sempre realizzati con materiali semitrasparenti. Ciò permette alla punita di "sbirciare", rendendosi conto di quanta acqua debba ancora passare. Molto meglio utilizzare un apparecchio "opaco", oppure predisporre le cose in modo da impedire alla punita di vederlo. Inoltre consiglierei di preparare l'acqua in eccedenza in una brocca ed aggiungerla appena il livello è calato a sufficienza. Così la nostra punita dovrà umiliarsi a chiedere quanto liquido resta. Dal canto nostro potremo rispondere il classico "non siamo neanche a metà" od altre frasi scoraggianti.
Vostra FrauJulia