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30 giugno 2016

CENTRO DE DETENCION 7/3 - LA PERRA DEVE CORRERE

LA PERRA DEVE CORRERE
Ma le sventure di Fatty non ci devono far dimenticare la perra. Dovete sapere che una Guardiana ha deciso, visto che le mani martoriate della perra ci mettono un po’ a guarire, di farla correre un po’. Prima o poi, tanto, dovrà anche lei fare da pony a Madame. E così alla perra viene ordinato di correre al piccolo trotto. Ma la perra, più che un piccolo trotto fa una camminata veloce, ha un bel rimproverarla e stimolarla la Guardiana, la perra si comporta proprio male. Ovviamente la cosa viene riferita a Madame Rocio. Madame arriva rapidamente e ordina alla perra di trottare ma, fatti pochi passi la detenuta rallenta. Non è sfuggita a Madame una smorfia di dolore. Sicuramente non possono essere le mani, così la perra viene fatta denudare. Madame la visita brevemente e si rialza con un gran sorriso. Rivolgendosi alla guardiana ed indicando la perra: “Sua Signoria è indisposta, mia cara. Secondo me ha le mammelle doloranti e non riesce a trottare per via dei sobbalzi”. Mentre dice questo tormenta i capezzoli della perra con buffetti e strizzatine. La perra cerca in tutti i modi di sottrarsi al dolore, piegandosi e ruotando il busto. La cosa fa arrabbiare Madame Rocio, questa stronza di detenuta crede forse di essere privilegiata per essere venuta a letto?
E rivolta alla perra “Ma carissima, bisogna fare qualcosa per le tue tettine, ho pronti dei trattamenti che fanno al caso tuo. Sono però nell’imbarazzo della scelta, mi potresti aiutare scegliendo per me. Allora, potremmo fare “lo strappa capezzoli”, oppure “lo schiacciatette” opure “il gonfia mammelle”.
La perra si sente quasi mancare, Le tette le fanno veramente male, cosa vuol farle questa aguzzina? E poi quei nomi così minacciosi….. Ma Madame Rocio aspetta, allora la perra trova la voce per un timido “gonfia ….. mammelle”. Bene, dice Madame, allora cominciamo dal gonfia mammelle, nei prossimi giorni, poi, potremo sperimentare anche gli altri trattamenti.
Ed è una perra terrorizzata quella a cui vengono legate le mani dietro alla schiena, grazie ai ben noti bracciali di cuoio ed acciaio. Una Sorvegliante porta ora un carrello, coperto da un lenzuolino verde. Tolto il lenzuolino appaiono due lunghi cilindri trasparenti di plastica. Da un lato i bordi del cilindro sono arrotondati e ricoperti da una guarnizione morbida, dall’altro terminano in due tubetti che finiscono in uno strano apparecchio di ottone, con rubinetti e leve. Si tratta dio una pompa a vuoto manuale. Madame lubrifica delicatamente le poppe della perra con lo strausato lubrificante al peperoncino. Già così la perra sente il bruciore irradiarsi dai capezzoli. Ma ora le tette vengono infilate nei due cilindri. La Sorvegliante si mette alla pompa a vuoto e la aziona di buona lena. Madame Rocio apre, lentamente i rubinetti, l’aria viene estratta dai cilindri. Il primo effetto è che il bordo gommato, aiutato dal lubrificante, inizia a fare una tenuta ermetica. Inoltre la pressione che scende, all’interno del cilindro, inizia a far gonfiare le mammelle. Proprio il trattamento adatto alla perra, a cui le tette dolgono già per ragioni fisiologiche. Gli strilli e le suppliche della perra saturano l’ambiente. La cosa piace a Madame Rocio che prova piacere a sentire gli urli delle proprie vittime, infatti al Centro di Detencion i bavagli vengono usati abbastanza poco.
Ma non divaghiamo, ora le tette della perra hanno preso la forma dei cilindri in cui sono rinchiuse. La stessa perra, abbassando lo sguardo, vede cosa le accade. Le ghiandole si stanno gonfiando ed allungando. Il colore sta virando dal rosaceo al paonazzo, a causa del trattamento e del vuoto. Impossibilitata a sfuggire al dolore, la perra esegue una specie di balletto al rallentatore, sulle punte dei piedi.
Ora Madame Rocio ha aperto completamente i rubinetti, le povere mammelle della perra sono sottoposte a tutta la forza aspirante della pompa. Il colore delle poppe è ora passato al violaceo.
Difficile giudicare il dolore dalle urla, la perra è ormai diventata quasi afona. Posso perrò dirvi che ad un certo punto si orina addosso dal male.
Finalmente Madame Rocio è soddisfatta, per oggi può bastare. La pompa viene fermata ed un altro rubinetto permette all’aria di entrare nei cilindri. Altri dolori, dovuti alla circolazione che si ristabilisce, tormentano i seni perreschi.
E, una volta che il tormento è terminato, mentre la Guardiana sta liberandole le mani, la perra sente Madame Rocio che le dà appuntamento per l’indomani: “Mia cara, ricordami che domani devi provare lo strappa capezzoli”.
Ed è così che la perra passerà un'altra notte insonne, piangendo nel suo giaciglio al pensiero di cosa le porterà l’indomani.
(7/3- continua)

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